SALVATORE RIZZUTI
Museo

MUSEO CIVICO DI
CALTABELLOTTA

Omaggio alle radici

“Solitamente i lasciti o le donazioni degli artisti avvengono post mortem; in questo caso ho scelto di approfittare della generosità della comunità caltabellottese, che, mediante la sua rappresentanza politico-amministrativa, presieduta dal Sindaco Calogero Pumilia, ha voluto accogliere la mia proposta, offrendo come sede espositiva l’intero piano nobile del Museo Civico di questo luogo antico.

Trovare il giusto criterio di scelta delle opere non è stato per me difficile. Ho ritenuto giusto e opportuno selezionare opere che rappresentassero l’intero mio percorso artistico da quarant’anni a questa parte, facendo in modo che vi figurassero anche i vari materiali della scultura, che vanno dal gesso alla terracotta, dal legno al bronzo.

Ho voluto che fra esse ci fossero anche quelle opere che, per varie ragioni, sono legate a Caltabellotta o pertinenti al luogo […].

Sulla scultura si concentra tutta la mia esistenza; è il linguaggio con cui meglio riesco ad esprimere gli stati d’animo più profondi. Mi piace, perciò, pensare che la mia scultura si debba presentare per ciò che è, nuda e cruda, senza mediazioni, direttamente a confronto con la sensibilità del fruitore. L’emozione visiva, infatti, non può essere trasmessa dalle parole, ma dal sentire e dal rispecchiamento tra l’anima dell’osservatore e quella dell’opera. Qualunque mediazione verbale fra queste due entità può risultare utile alla comprensione della struttura del linguaggio, ma non all’anima, all’essenza dell’opera stessa. Se si incontrano queste anime, il messaggio arriva e raggiunge il suo scopo; se invece si pretende di decodificare un’opera visiva attraverso le parole, esso rischia di arrivare distorto… questo lo spirito che spero possa animare chi si ritroverà a osservare le mie opere, indipendentemente dal tipo di emozionalità che esse possano suscitare.

La mia donazione non vuole essere un atto di generosità, bensì una testimonianza del mio essere artista e cittadino di questo paese, in cui sono nato e a cui sono profondamente legato, per il quale ho sentito il dovere di fare la mia piccola parte, aggiungendo un tassello all’arte e alla bellezza, che a Caltabellotta regnano sovrane, da qualsiasi parte si volge lo sguardo.

Ai miei concittadini chiedo semplicemente di assumere la donazione come propria, come patrimonio collettivo da trasmettere alle generazioni future, accudendola come un bene comune e considerandola qualcosa attraverso la quale poter rigenerare lo spirito, che è lo scopo primario di ogni forma d’arte.”

Salvatore Rizzuti